giovedì 25 febbraio 2010

PROPOSTE PER LA SANITA' PICENA


SAN BENEDETTO DEL TRONTO -
venerdì 26 febbraio alle 21,
presso il Cinema delle Palme di San Benedetto del Tronto si terrà l'incontro dibattito sul tema:
PROPOSTE PER LA SANITA' PICENA
Oltre a Pietro Colonnella,
candidato PD alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale delle Marche, interverrà la
senatrice Fiorenza Bassoli
Capogruppo PD nella Commissione Sanità del Senato della Repubblica.

giovedì 18 febbraio 2010

Incontro con i lavoratori della SAMP




Nella mattinata di oggi Pietro Colonnella ha incontrato davanti ai cancelli del sito produttivo i lavoratori della SAMP, ditta sita nell'area industriale di Ascoli Piceno. Da qualche girno ormai si parla di licenziamento per i 44 operai dell'azienda e di una cifra analoga di dipendenti facenti riferimento all'indotto che potrebbero peredere il posto di lavoro.
Nella giornata di domani Pietro Colonnella incontrerà di nuovo le maestranze per verificare ulteriori possibili sviluppi della vertenza e posibili iniziative da intraprendere.

SENTINA: NO AL NUCLEARE


NO AL NUCLEARE .

SI ALL’ENERGIA SOLARE



La sentina per un turismo di qualità ecocompatibile

Sabato 20 febbraio, ore 16

Incontro pubblico presso la BIOTECA PICENA

Via del Cacciatore, 63

Zona sentina


Nel corso dell’incontro verranno affrontati i seguenti temi:

* Valorizzazione della riserva naturale;
* Agricoltura biologica e recupero dei casolari storici;
* Pista ciclabile e recupero dei progetti previsti dal patto territoriale;
* Ponte ciclabile sul Tronto e collegamento con l’Abruzzo;
* Progetti finanziabili con l’istituendo Parco Marino del Piceno.



Interverrà Pietro COLONNELLA

Candidato PD alle elezioni per il rinnovo del

Consiglio Regionale delle Marche


Alla conclusione dell’incontro verrà offerto un assaggio di prodotti tipici biologici e naturali della Bioteca Picena.



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NO AL NUCLEARE .

SI ALL’ENERGIA SOLARE


La sentina per un turismo di qualità ecocompatibile


Sabato 20 febbraio, ore 16

Incontro pubblico presso la BIOTECA PICENA

Via del Cacciatore, 63

Zona sentina


Nel corso dell’incontro verranno affrontati i seguenti temi:

* Valorizzazione della riserva naturale
* Agricoltura biologica e recupero dei casolari storici;
* Pista ciclabile e recupero dei progetti previsti dal patto territoriale;
* Ponte ciclabile sul Tronto e collegamento con l’Abruzzo
* Progetti finanziabili con l’istituendo Parco Marino del Piceno



Interverrà Pietro COLONNELLA

Candidato PD alle elezioni per il rinnovo del

Consiglio Regionale delle Marche


Alla conclusione dell’incontro verrà offerto un assaggio di prodotti tipici biologi e naturali della Bioteca Picena.



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giovedì 11 febbraio 2010

INAUGURAZIONE SEDE DI ASCOLI P.

Venerdì12 febbraio
ore 18
Ascoli Piceno, C.so Vittorio Emanuele,24
inaugurazione sede elettorale del candidato
alle Elezioni Regionali PIETRO COLONNELLA.



Vista la concomitanza con il periodo del Carnevale, sarà offerto un piccolo rinfresco a base di dolci carnascialeschi.

Se non ti è possibile intervenire all’inaugurazione passa comunque a trovarci nei prossimi giorni. Quella di Corso Vittorio Emanuele sarà infatti la sede nella quale verranno programmate le varie iniziative elettorali, elaborati programmi e proposte ma sarà anche il punto di incontro e confronto, con i cittadini, aperta tutti i giorni, per consentire ad amici e sostenitori di riunirsi, raccogliere materiale elettorale e discutere sui temi al centro della campagna elettorale per la Regione Marche e della politica del nostro paese.
Vi aspetto numerosi.

lunedì 8 febbraio 2010

«Salario minimo garantito, ecco perché si può»

di Pier Paolo Flammini http://www.sambenedettoggi.it

Pietro Colonnella, candidato del Pd alle regionali, risponde alle domande di Rivieraoggi.it: «Nel Lazio 100 mila domande e 12 mila accettazioni: per due terzi si tratta di fondi europei. Potrebbe diventare un progetto nazionale»

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Aveva lanciato la proposta di un "salario minimo garantito" per disoccupati, precari e inoccupati marchigiani: le regole che cercheremo di applicare per la campagna elettorale mirano a far sì che i lettori (e gli elettori…) possano capire se dietro agli slogan e alle idee ci sono solide basi di applicazione o se, invece, si poggiano solo su una fumosa interpretazione.

Così Pietro Colonnella (già due volte presidente della Provincia di Ascoli Piceno e sottosegretario al governo Prodi 2006-08, ora candidato per il Pd alle regionali) è venuto nella mattina di lunedì 8 febbraio - come già anticipato - nella nostra redazione, per mostrare come la sua proposta, già attuata nella Regione Lazio, sia ammissibile anche nelle Marche.

«Nel Lazio è stato realizzato il primo esperimento in Italia - inizia Colonnella - Si tratta della legge regionale del 4 marzo 2009, sul reddito minimo garantito. Sono arrivate 100 mila domande ma soltanto 12 mila sono state reputate idonee ad ottenere il contributo mensile di 580 euro. Le istruttorie che hanno permesso di giungere a tale sintesi sono comunque state condotte dalle Province».

«Questo sta a significare che la griglia di ammissibilità viene condotta sulla base di criteri severi e non casuali. Inoltre chi ottiene il reddito minimo garantito ne potrà usufruire fino al momento in cui i Centri per l'Impiego non lo segnalano per un nuovo lavoro: a quel punto, se rifiuta la mansione, il contributo decade. Come si vede quindi non si tratta di una misura assistenzialistica ma soltanto solidale. La proposta del reddito minimo garantito, ne ho parlato proprio nei giorni scorsi con l'onorevole Damiano, sarà portata alla discussione della Camera proprio alla fine di febbraio e quindi non escludo che possa essere affrontata a livello nazionale e non solo regionale» continua l'ex presidente della Provincia.

«Si tratta comunque di uno strumento delicato, studiato anche per evitare abusi: per due terzi, nel Lazio, è stato finanziato con gli stanziamenti del Fondo Sociale Europeo, per la parte restante con fondi regionali. E' chiaramente applicabile anche nelle Marche, dove i beneficiari potrebbero essere qualche migliaio. Ovviamente, essendo il Piceno la provincia con la più alta incidenza di disoccupati (circa 8% contro il 3,5-4% della Regione) questa misura sarebbe molto più concreta nel nostro territorio. Inoltre si potrebbe pensare di incrociare il reddito minimo garantito anche con le borse lavoro e i work experience, che tra l'altro in questa Provincia ho introdotto io per primo con buoni risultati (circa un quarto dei giovani lavoratori sono poi stati stabilizzati)» conclude Colonnella

domenica 7 febbraio 2010

Un assessorato forte per far contare il Piceno in Regione

Colonnella punta sul reddito unico garantito per i precari

da Picusonline Ascoli Piceno - 4/2/2010, 20:43

Ascoli - Per l'ex sottosegretario agli Affari Regionali Pietro Colonnella (Pd), ora candidato alle elezioni regionali di marzo, c'è un nodo cruciale da sciogliere: restituire dignità alle persone assediate dalla crisi mantenendo la coesione sociale delle Marche e del Piceno.
Lo strumento esiste già e sarebbe sufficiente che lo recepisse il nuovo Consiglio regionale delle Marche che si insedierà ad Aprile: si tratta della legge già approvata dalla Regione Lazio che garantisce un reddito minimo garantito per tutti i disoccupati, gli inoccupati o i precari del territorio. Pietro Colonnella, responsabile organizzativo nazionale dell'associazione "Lavoro e Welfare" presieduta dall'ex ministro Cesare Damiano, si pone a confronto con i cittadini di un Piceno martoriato da posti di lavoro e aziende disintegrati.
E la sua esperienza nel governo Prodi gli fa cogliere obiettivi fondamentali per ricreare le basi di un rilancio, salvaguardare la risorsa primaria: uomini e donne ora senza punti di riferimento economico per sperare con dignità nel futuro.
«Questa legge ineludibile per la quale mi batterò – dice Pietro Colonnella – possiede connotati di CESARE DAMIANO E PIETRO COLONNELLA
copertura finanziaria tramite il protocollo d'intesa tra Marche e Abruzzo (Val Vibrata-Valle del Tronto) in via di attuazione. Ci sono poi altre fonti di finanziamento come i Fas regionali. La legge prevede un reddito di 580 euro in media per ogni lavoratore precario o svantaggiato oltre ai servizi che in più gli enti locali potranno mettere in campo.
Per varare certi provvedimenti il territorio piceno deve pesare di più in Regione e per questo metto a disposizione il ruolo di sottosegretario ricoperto nel governo Prodi, la mia decennale esperienza come presidente della Provincia di Ascoli che durante la mia amministrazione è diventata la provincia più turistica delle Marche».
Pietro Colonnella ha avuto riconoscimento ufficiale da parte del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta per l'importante ascolto svolto nel Piceno suffragato dalla petizione popolare nell'ambito del “Patto Piceno per il lavoro” sottoscritto da oltre 7.500 cittadini della provincia di Ascoli. Si tratta di un progetto rivolto alle diverse fasce d'età, dai giovani ai meno giovani e agli anziani con possibilità di reinserimento nel mondo del lavoro.
Pietro Colonnella su questo tema ha distribuito volantini davanti alla fabbriche della zona industriale di Ascoli. Di fronte alla Manuli ha avuto occasione di incontrare il nuovo direttore dello stabilimento al quale ha chiesto adoperarsi per il rilancio dell'occupazione nella fabbrica grazie all'incremento dei settori di maggiore qualità e innovazione nella produzione.
Il direttore si è dimostrato disponibile a valutare questi punti e ha anche ricordato che si tratta di elementi presenti già nell'accordo siglato a Roma nella conclusione delle vertenza. Perché il Piceno conti maggiormente in Regione occorre che ottenga un assessorato forte nella programmazione politica e Colonnella, che ha grande esperienza nell'attività della Conferenza stato-regioni, il luogo per eccellenza dove si operano le scelte politiche ed economiche, potrebbe incarnare quel ruolo.
D'altro canto, a fronte di "lupi" che, incuranti dei destini delle comunità, per pura sete di potere, lasciano al centrodestra i governi di provincia e comune di Ascoli, sono necessarie figure che mostrano geni attivi per il bene comune come Colonnella e Canzian.
Il primo ha dalla sua anche un parere positivo come quello di Sergio Zavoli che in una tavola rotonda ad Acquasanta ebbe a riconoscere all'ex sottosegretario, non la smania di potere, ma lo spirito di servizio per la sua gente.
Antonio Canzian a servizio della gente lo è da sempre per la sua professione di medico che non ha fatto carriera nel lavoro grazie alla politica, che lotta per il rinnovamento nel Pd (titanico) per il bene comune e questo suo ruolo gli è stato riconosciuto nella campagna elettorale per le elezioni comunali che hanno visto la metà degli ascolani accordagli il consenso. Due personaggi che ben rappresenterebbero gli interessi del Piceno.
Ricordiamo che venerdì 5 febbraio alle ore 18 presso la sala consiliare del Comune di Castel di Lama e alle ore 21 presso la sala consiliare del Comune di Monteprandone sono attesi due incontri sui temi del lavoro e del rilancio dell'occupazione nel territorio Piceno con la presenza dell’On. Cesare Damiano già Ministro del Lavoro nel Governo Prodi e attuale Capogruppo PD nella Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.
Verrà anche fatto il punto sulle proposte per rilanciare l’occupazione e lo sviluppo illustrando il "Patto piceno per il lavoro", il "Salario minimo garantito e nuovo welfare" e il Protocollo d'intesa Valle del Tronto Val Vibrata" e la situazione sulle vertenze aziendali in atto.
la redazione

venerdì 5 febbraio 2010

100 secondi con Pietro Colonnella, candidato del PD alle Regionali.

A cura della redazione del quotidiano on-line Ilsegnale.it

La campagna elettorale per le elezioni regionali di marzo è entrata ormai nel vivo. Continuiamo allora ad ascoltare i principali candidati. È la volta di Pietro Colonnella , big del Partito Democratico. Classe ’56, la sua esperienza politica inizia aderendo giovanissimo al Partito Comunista Italiano. Segretario provinciale della FGCI dal 1980 al 1984, consigliere comunale e capogruppo del PCI a San Benedetto del Tronto dal 1983 al 1988, è stato segretario provinciale dei comunisti ad Ascoli Piceno dal 1989 al 1991. Presidente della provincia di Ascoli Piceno alle elezioni del 1995, mantiene il prestigioso incarico per due mandati. Nel 2004 è stato eletto consigliere provinciale tra le fila dei Democratici di Sinistra. Candidato al Senato alle elezioni politiche del 2006 è entrato a far parte del secondo governo Prodi in qualità di sottosegretario agli Affari Regionali e Autonomie Locali.

Onorevole Colonnella, la campagna elettorale è ormai al suo culmine, che impressioni sta raccogliendo girando in lungo e in largo il territorio?
«Sto riscontrando il dramma del lavoro nel Piceno, dei giovani che non riescono a trovare una prospettiva e di coloro che a 40-50 anni perdono il lavoro e non sanno cosa fare. Incontro tante persone che hanno difficoltà lavorative e cerco di far in modo che tali difficoltà non si trasformino in sfiducia. Comunque sia, sento che in giro c’è una voglia di cambiare e di far contare di più il nostro territorio a livello regionale e nazionale non a caso il mio slogan elettorale è “Insieme per un Piceno più forte in Regione”».

Sappiamo che i temi del lavoro sono prioritari nella sua agenda politica…
«Certamente, non a caso sto organizzando una grande iniziativa “Piceno: il lavoro prima di tutto” a cui parteciperà l’ex Ministro del Lavoro Cesare Damiano, presidente dell’Associazione Lavoro e Welfare, della quale sono tra i soci fondatori. Con essa abbiamo raccolto 7.539 firme per sottoporre all’attenzione del Governo il tema dell’emergenza occupazionale nel Piceno. Firme che sono state consegnate alla Presidenza del Consiglio, nelle mani del sottosegretario Gianni Letta».

Un problema, quello occupazionale, che riguarda sopratutto i più giovani, come risolverlo?
«Le idee sono tante. Ad esempio la Regione Lazio sta mettendo a punto in progetto per un salario minimo garantito destinato ai più giovani. Valuterei questa idea e cercherei di applicarla anche nella nostra regione,in modo che nessuno si trovi a 25,30 o 35 anni senza neanche qualche centinaia di euro per il minimo sostentamento».

Tornando alla sua iniziativa “Piceno: il lavoro prima di tutto”, quando ci sarà?
«Venerdì 5 febbraio, alle ore 18 a Castel di Lama e alle 21 a Monteprandone nelle sale consiliari dei due Comuni. Il luogo è importante, affinché le istituzioni locali, oltre a punto di raccolta delle proteste, diventino dei collettori di proposte per far rinascere questo nostro territorio piceno».

Passando a temi più politici: è ormai ufficiale l’accordo tra Pd e Udc. Un matrimonio che non piace all’ala radicale della coalizione, Rifondazione Comunista in primis. Come affrontare questa situazione?
«Credo che dalle Marche debba partire un esempio positivo di livello nazionale visto che da noi ci sono le basi affinché le forze di centro convergano con quelle radicali. Confido che si possa raggiungere questo obiettivo evitando, come sta avvenendo in altre regioni, che la scelta tenda ad escludere l’una o l’altra realtà politica».

Dunque anche lei si augura una coalizione più allargata possibile. Ma passiamo alle scelte del Pd provinciale: osservando la lista dei candidati del Pd nel Piceno, salta all’occhio la presenza di due pezzi da 90: lei e Paolo Perazzoli. Pensa che la presenza contemporanea di due autentici big possa creare dei problemi? Insomma, vi state mettendo i bastoni tra le ruote a vicenda?
«La scelta che il Pd ha fatto è di mettere in campo le personalità più forti del territorio piceno e sono convinto che questa competizione-collaborazione porterà a risultati positivi, con un successo elettorale del partito provinciale. D’altronde è finito il tempo di candidature di punta e di altre solo di riempitura. Nella politica nuova tutti possono concorrere per conquistare il consenso necessario, sempre al servizio dei progetti della comunità».

Concentriamoci ora sul turismo, sotto la sua presidenza quella di Ascoli è divenuta la prima provincia delle Marche per numero di presenze turistiche, superando Pesaro-Urbino, quali sono le proposte che sente di esprimere oggi, per rilanciare il turismo sambenedettese e piceno?
«Penso che bisogna rilanciare l’esperienza di Piceno da Scoprire, sia pure con qualche ammodernamento. Parlo della rassegna che in passato ha messo a lavoro migliaia di giovani per valorizzare i beni artistici culturali e ambientali del nostro territorio. Basti pensare ai castelli, alle rocche e ai musei aperti anche di notte durante quell’indimenticabile periodo».

Parlando di San Benedetto, quali sono secondo lei gli interventi più urgenti che potrebbero essere realizzati con l’interessamento della Regione?
«Innanzitutto la bretella per il collegamento dei caselli autostradali di Porto d’Ascoli e Grottammare che potrebbe essere realizzata con un finanziamento della Società Autostrade. E poi la riqualificazione del porto, dando nuova vita all’area portuale a livello turistico-commerciale e produttivo. Un restyling che comprenda anche la riqualificazione del lungomare nord fino all’ex Campo Europa».

Giovedì 4 Febbraio, 09:44